Forse, per essere straordinari, bisogna essere semplici.
Sono entrato nell'editoria ultra quarantenne per avere più materiale di esperienze umane da descrivere. Scrivo per desiderio di raccontare e dare speranza oltre il realismo. Mi considero un osservatore affascinato dell'umano e della sua capacità di vedere oltre i dettagli e di imparare dal passato e dal presente, dagli errori e dal successo, perdonarmi, andare avanti e provare a costruire un futuro che abbia senso. Vivo tra l'Italia e gli Stati Uniti.